In concomitanza dei motoraduni del ‘53 e ‘54 e forse anche prima, il Ministero delle Poste concesse un bollo postale speciale con cui veniva obliterata tutta la corrispondenza in partenza da Porte Pasubio. A tale scopo l’ufficio postale di Schio, diretto dal dinamico cav. Gino Dazzi, si strasferì sul Pasubio per espletare tale servizio.